In hoc signo vinces. Lo zodiaco del Pallone d’Oro
Non ci credo, ma se l’oroscopo è buono, allora la giornata inizierà meglio.
Quanti fanno così? Tanti.
Più di quelli disposti ad ammetterlo.
Ma che c’entra l’oroscopo con il calcio?
Comincio con il dire, specie per chi non ci crede e quindi non se ne interessa, che ogni segno ha una durata di un mese circa (quindi son dodici, anche se sembra possa spuntare un tredicesimo) e fin dall‘antichità ogni segno è stato associato a un elemento terrestre (fuoco, aria, acqua e terra). I segni zodiacali nell’astrologia occidentale prendono il nome dalle costellazioni che è possibile vedere nell’emisfero boreale.
Per oroscopo si va ad intendere la previsione (passatemi il termine) circa il destino di una persona attraverso la data, l’ora e il luogo della sua nascita e l’osservazione delle posizione delle stelle e dei pianeti nel momento della nascita. Molto importante sembrerebbe l’ascendente, che varia in base all’ora di nascita.
Ora, chi scrive ha dato alle stampe un libro motivazionale, dove ha scritto che tenacia, motivazioni, volontà e determinazione contano più dei natali, per cui adesso ci credo poco. Ma è sempre stato così? No.
Una volta, a torto o a ragione, e pure di parte visto che sono dell‘Acquario, ritenevo gli appartenenti ai segni di aria e acqua più estrosi, rivoluzionari e fantasiosi. Calando questa mia (vecchia e forse erronea) convinzione nel calcio (e tralasciando l’ascendente) ho voluto vedere se davvero questi segni potessero avere… una marcia in più.
E allora sono andato a vedere i segni zodiacali netti (quindi senza ascendenti ed altro) dei Palloni d’Oro e dei vincitori di premi quali calciatori continentali dell’anno.
I segni di Aria (Gemelli, Bilancia e Acquario) e quelli di Acqua (Cancro, Scorpione e Pesci) sono o no presenti in misura maggior al teorico 50% nei calciatori che hanno vinto il Pallone d’Oro o il titolo di calciatore continentale dell’anno?
Andiamo a vedere.
Il primo Pallone d’Oro a assere istituito, nel 1956, è stato quello europeo. E si cominciò con il grande Stanley Matthews, dell’Acquario. Come me. Dal 1956 con Matthews al 1969 con il nostro Rivera (Leone) fu tutta una sinfonia di segni d’Aria e Acqua, poi stemperata con i Cruyff e i Beckenbauer, ma alla fine i vincitori appartenenti ad Aria+Acqua son stati 27/45 cioè il 60%.
Singolare il caso del Capricorno che ha un solo rappresentante: il Pallone d’Oro in carica, ossia Benzema.
Se passiamo a contare i Palloni d’Oro le cose van pure peggio, anche perché quasi tutti i plurivincitori, compresi i mattatori Messi (Cancro) e CR7 (Acquario), appartengono alla coppia Aria+Acqua.
Trofei totali aria+acqua 44
Trofei totali terra-fuoco 22
Cioè il 66,6% in luogo del teorico 50%.
Europa+ Mondo (dal 1995)
Ariete: Matthaus – Rivaldo – Ronaldinho
Toro: Suarez – Cruyff (3) – Kakà
Gemelli: Best
Cancro: Di Stefano (2) – Platini (3) – Zidane – Messi (7)
Leone: Rivera
Vergine: Albert – Beckenbauer (2) – Gullit – Sammer – Ronaldo da Lima (2) – Nedved – Cannavaro – Modric
Bilancia: Kopa – Sivori – Jascin – Charlton – Rumenigge (2) – Rossi – Belanov – Weah – Shevchenko
Scorpione: Muller – Blochin – Van Basten (3) – Papin – Figo
Sagittario: Simonsen – Owen
Capricorno: Benzema
Acquario: Matthews – Masopust – Eusebio – Keegan (2) – Baggio – Stoichkov – Cristiano Ronaldo (5)
Pesci: Law
Il Pallone d’Oro sudamericano è stato istituito nel nel 1971. E anche qui si partì sotto il segno dell’Acquario con il brasiliano Tostão. L’accoppiata Aria+Acqua in sudamerica prende il largo da subito. Il primo segno non d’aria o d’acqua, dal 1971 come detto, è arrivato alla vittoria nel 1985, alla quindicesima assegnazione totale, con il paraguayano Romerito (Vergine).
Da segnalare un paio di cose.
Nonostante appartenga alla coppia vincente Aria+Acqua, il segno della Bilancia in sudamerica rimane a zero.
Ah, non l’ho detto prima.
Naturalmente ho fatto riferimento alle date ufficiali, se qualche calciatore, in sudamerica o in Africa, è nato prima questo non posso saperlo.
O non sempre.
Ronaldo il Fenomeno è registrato il 22 di Settembre, ma si sa essere nato qualche giorno prima.
E poi c’è da rimarcare il double di Ronaldinho, che ha vinto il sudamericano dopo aver vinto, nel 2005, quello… globale.
Vincitori Aria+ Acqua: 25 calciatori sui 40 totali, vale a dire il 62,5%
E come numero di trofei?
Palloni d’Oro totali Aria+Acqua: 35
Palloni d’Oro totali Terra-Fuoco: 16
Il 68,6% dei trofei appartiene alla coppia Aria+Acqua.
Sudamerica
Ariete: D’Alessandro – Ronaldinho – Luan
Toro: Raì – Mati Fernandez – Gutierrez
Gemelli: Alzamendi – Cafù – Martinez – Marinho
Cancro: Kempes – Amarilla – Riquelme
Leone: Paz – Chilavert – Cabañas
Vergine: Romerito – Valderrama (2) – Gabigol
Bilancia:
Scorpione: Pelè – Figueroa (3) – Maradona(2) – Francescoli (2) – Palermo
Sagittario: Saviola – Sanchez
Capricorno: Salas
Acquario: Tostão – Socrates – Bebeto – Ruggeri – Romario – Tevez (3) – Neymar (2) – Borja – Alvarez
Pesci: Cubillas – Zico (3) – Cardozo – Veron (2)
La genesi del Pallone d’Oro africano, laddove pare abbia avuto inizio tutta l’avventura umana su questo scoglio, data al 1970, con il maliano Keita del Sagittario come primo vincitore. Invero qui c’è stata una parziale sovrapposizione tra il 1992 e il 1994, con due distinti Palloni d’Oro, uno assegnato da France Football (che smise di assegnarlo nel 1994, appunto) e l’altro dalla CAF che cominciò ad asssegnare il premio dal 1992.
Qui le cose van malaccio sinora per l’Acquario, unico segno a secco in un continente con una endemica sete d’acqua. Ma come nel caso sudamericano, con la Bilancia a zero, nonostante il nulla di fatto dell’Acquario, ecco che l’accoppiata Aria+Acqua riesce lo stesso a mettere il muso davanti con 20 calciatori su 36, cioè il 55,5%.
Tra i plurivincitori ci sono Samuel Eto’o, Abedì Pelé (nomen omen) e YayaTouré con quattro affermazioni a testa.
L’attuale presidente della Liberia, George Weah, è invece l’uni africano ad avere fatto il double, vincendo il Pallone d’Oro continentale e quello globale, peraltro, a differenza di Ronaldinho, nello stesso anno di grazia: il 1995.
Il Liberiano ne aveva vinti altri due, a dirla tutta e giusta.
La conta dei trofei recita invece:
Trofei totali Aria+Acqua: 31
Trofei totali Terra+Fuoco: 23
E 31 su 54 totali fa 57,4%
Africa
Ariete: Abdul Razak – Zaki – Mané (2)
Toro: Milla (2) – Touré (4)
Gemelli: Moukila – Onguéné – Ikpeba – Aubameyang – Salah (2)
Cancro: Sunday – Dhiab – N’Kono (2) – Abega
Leone: Bwaila – Kanu (2)
Vergine: Kanoutè
Bilancia: Souleymane – Weah (3)
Scorpione: Al-Khatib – Abedi Pelè (4) – Yekini – Hadji – Mboma
Sagittario: Keita – Faras – Madjer
Capricorno: Bwanga – Belloumi – Timoumi – Amunike – Diouf (2)
Acquario:
Pesci: Eto’o (4) – Drogba (2) – Adebayor – Mahrez
In Asia la partenza è nel segno del Toro con l’iracheno Radhi nel 1988. Confesso di conoscerne qualcuno, come gli iraniani Daei e Mahdavikia (che ancora campa di rendita per via di quel gol agli Usa), anche se parlando di gol l’icona dell’Asia rimane la serpentina di Al-Owairan (pure lui insignito del premio) a Usa 1994, o come quelli che son passati, con alterne fortune, lungo lo stivale, e mi riferisco soprattutto a Miura e Nakata. Non ho memoria invece del plurivincitore asiatico, il coreano Kim Joo-sung (tre affermazioni per lui) che per me rimane un nome senza volto e, soprattutto, senza movenze calcistiche.
Come vanno i segni in oriente? Afif dello Scorpione porta il computo dei calciatori appartenenti a Aria+Acqua a 14/27 cioè, lo potete capire bene, poco più del 50%, più esattamente, si fa per dire, al 51,8%
I vincitori Aria+Acqua raccolgono in Asia 16 trofei su 31, anche qui siamo di una incollatura appena oltre il limite teorico, perché la percentuale è 51,6%.
Posso e possiamo affermare che in Asia la mia ipotesi non trova, o trova ancor meno, riscontro nella realtà dei fatti.
Asia
Ariete: Daei – Ognenovski – Lee Keun-ho
Toro: Radhi
Gemelli: Khalil
Cancro: Azizi – Al-Temyat – Al-Montashari
Leone: Al-Owairan – Mahdavikia – Zhi
Vergine: Ihara – Abdulrahman – Hassan
Bilancia: Ono – Al-Qahtani – Jeparov (2)
Scorpione: Karimi – Afif
Sagittario: Al-Shamrani
Capricorno: Kim Joo-sung (3) – Kharbin
Acquario: Nakata (2) – Zhiyi – Ibrahim – Endō
Pesci: Miura
Frank Farina della Vergine, calciatore dell’Oceania nel 1988, anno di istituzione del premio, è l’unico, tra i primi vincitori continentali ad aver giocato in Italia, nel Bari. Il fatto che in pochi ne ricordino le gesta non depone a suo favore, anche se va detto che capitò in Italia quando eravamo Caput Mundi, perché pur non essendo un fuoriclasse, il buon Frank la sua figura la faceva.
Qui possiamo ricordare Okon e Karembeu, ma soprattutto il plurivincitore Harry Kewell (che per un po‘ fu anche accostato a squadre italiane e che in certe finte di corpo ricordava il miglior Owen) e Mark Viduka.
Cancro e Leone a bocca asciutta a queste latitudini.
E il resto?
Debacle per i segni Aria+Acqua, che qui fanno 7/18 come vincitori, vale a dire 38,8% e 9 trofei su 26 per un misero 34,6%
Oceania
Ariete: Okon
Toro: Vahirua
Gemelli: Kai
Cancro:
Leone:
Vergine: Farina – Kewell (3) – Vicelich
Bilancia: Viduka – Nelsen (2) – Smeltz (2)
Scorpione: Rojas
Sagittario: Slater (2) – Karembeu (2)
Capricorno: Rufer (3) – Bosnich – Cahill – Sainsbury
Acquario: Vidmar
Pesci: Emerton
Riassumiamo.
I calciatori appartenenti ai segni zodiacali del gruppo Aria+Acqua rappresentano il 55,8% del totale.
E questi calciatori hanno vinto il 59,2% dei trofei.
La classifica dei segni
Ariete 12 calciatori
Toro 10 calciatori
Gemelli 12 calciatori
Cancro 14 calciatori
Leone 9 calciatori
Vergine 18 calciatori
Bilancia 16 calciatori
Scorpione 18 calciatori
Sagittario 10 calciatori
Capricorno 13 calciatori
Acquario 21 calciatori
Pesci 11 calciatori
A quanto pare forse è meglio essere, come me, dell’Acquario.
Ah, last but not least, dalla fine del 2020 siamo entrati nell’Era dell’Acquario.
E tu, di che segno sei?